Giochiamo a Biribis
Il Biribis fu uno dei più apprezzati e diffusi giochi d'azzardo del la storia moderna genovese, prediletto da nobili e da avventurieri come Giacomo Casanova, ma, anche, particolarmente osteggiato dalle autorità che più volte tentarono di vietarne l'utilizzo.
Ma come funzionava? Si adoperavano le "giandette", bussolotti forati, all'interno dei quali si introducevano i numeri, che trovavano corrispondenza sulle tabellone da gioco, formato da 66 caselle dipinte su un tessuto. I motivi scelti variavano dalle figure umane (dame, cavalieri, maschere del Carnevale...) a quelle animalesche (cane, toro, asino, gallo...), dai frutti e le verdure (pesche, carciofi, mele...) ai paesaggi (ponti, giardini, galeoni...), comprendendo anche numerosissimi stemmi delle più importanti famiglie genovesi (Doria, Spinola, Grimaldi, Imperiale, Pallavicini). Alla casella 26, si trovava, inoltre, lo stemma della città di Genova. Vinceva chi aveva posato (puntato) una moneta sulla casella il cui numero veniva estratto dalla borsa dove si trovavano le succitate "giandette", con un meccanismo che, in parte, ricorda ancora l'attuale gioco del Lotto.
La nostra rivisitazione del Biribis nasce da un'esperienza attuata dal Settore Musei del Comune di Genova durante il progetto di Servizio Civile Nazionale "Porte Aperte sui Saperi" (2012/2013) ed offre a chi vi partecipa sia un momento di svago sia un momento altamente educativo sugli aspetti della storia e della cultura genovese. Il Biribis, infatti, è stato trasformato in un gioco assimilabile a quello dell'oca e casella dopo casella si susseguono domande, indovinelli, proverbi in genovese e risoluzione di labirinti.
Un'ulteriore rivisitazione del gioco è stata recentemente realizzata con la costituzione dell'Associazione.
L'originale panno del Biribis, restaurato nel 2012, vi aspetta al Museo Luxuro, nella splendida cornice della zona di Capolungo, immerso nel verde dell'ultimo tratto dei Parchi di Nervi, in una villa che si affaccia direttamente sul mare.
La copia del panno viene concessa ad Amistà grazie alla Responsabile del Museo Giannettino Luxoro, Loredana Pessa.
Modalità:
Giocatori singoli: massimo 6.
Per le classi o altri gruppi (Associazioni, Centri Estivi) verranno studiate apposite divisioni in sottogruppi fino a un massimo di 25/30 bambini.
Durata: 2 ore, 1 incontro autoconclusivo. Su richiesta potrà realizzarsi una visita al Museo Luxoro.
Per informazioni:
Amistà – Associazione di Promozione Sociale
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono:
Marco – 3335262595
Valeria - 3462146073